Il ministro Wissing lo dice per la prima volta apertamente: tutti nel digitale dovranno essere privati della loro privacy.
Il 29 ottobre 2024, il Ministro dei Trasporti e del Digitale, Volker Wissing (FDP), ha fatto una dichiarazione che ha sollevato preoccupazioni in tutto il paese. Finora, si potevano solo intuire le sue intenzioni attraverso le azioni del governo, ma ora le sue parole rivelano un chiaro intento: il governo sta adottando una strategia di coercizione digitale, mettendo da parte la protezione dei dati e la privacy dei cittadini, e cercando di eliminare le offerte non digitali. Da “digitale prima” si passerà a “digitale solo”. Ne scrive Norbert Haering
Obiettivo: Più Dati per le Aziende
L’obiettivo dichiarato è chiaro: raccogliere più dati per le aziende digitali. Questa spinta verso la digitalizzazione ha anche un retroterra geostrategico. In un clima di crescente interazione tra governo e grandi aziende, la mancanza di reazione pubblica di fronte a tali affermazioni è un segno del degrado della nostra società.
In occasione della pubblicazione del “2° rapporto di avanzamento sulla strategia digitale del governo federale” il 18 ottobre, Wissing ha affermato:
“Milioni di cittadini utilizzano nuove offerte digitali come il Deutschlandticket, la Bund-ID o la ricetta elettronica. È giunto il momento di trasformare la strategia digitale in una strategia ‘solo digitale’.”
Un Futuro Digitale Immediato
Wissing ha anche sottolineato che:
“Dobbiamo eliminare sistematicamente le strutture parallele analogiche e puntare su processi completamente digitali. Questo non solo è più efficiente e riduce i costi, ma migliora anche la disponibilità dei dati.”
Questa dichiarazione evidenzia chiaramente che la strategia di digitalizzazione del governo non tiene conto delle esigenze dei cittadini, ma si concentra esclusivamente sull’avidità di dati delle aziende.
Misure Coercitive e Ignoranza della Privacy
Wissing ha esaltato le misure coercitive del governo come successi:
- Oltre 13 milioni di persone utilizzano il digitale Deutschlandticket.
- La BahnCard è ora disponibile esclusivamente in formato digitale, risparmiando cosi’ 30 tonnellate di plastica all’anno.
- La registrazione digitale dei veicoli ha superato il milione di unità.
Tuttavia, non si può ignorare che questo processo di digitalizzazione viene imposto ai cittadini, creando una situazione in cui la privacy e la volontarietà vengono completamente ignorate. La strategia di Wissing sembra seguire il motto: “E se non sei disposto (a diventare digitale), userò la forza”.
La Nuova Era della Coercizione Digitale
Il rapporto di avanzamento non menziona affatto la privacy, mentre si concentra su come “eliminare le strutture parallele analogiche” e migliorare l’accesso ai dati per le aziende. La digitalizzazione forzata sta portando i cittadini a utilizzare servizi digitali contro la loro volontà, mentre le autorità si isolano sempre di più dalla popolazione.
Chi non ha uno smartphone moderno viene escluso dai servizi, e chi non può utilizzare le nuove tecnologie viene ignorato. Questa situazione è particolarmente grave per milioni di cittadini costretti a rivelare i propri dati personali a grandi aziende.
Il Retroterra Geostrategico
Quando un governo persegue un’agenda così decisamente contraria ai desideri dei propri cittadini, è probabile che gli interessi delle aziende siano in gioco. Le grandi aziende tecnologiche come Microsoft, Google e Apple hanno un forte interesse nei dati degli utenti, e il governo federale sembra più interessato a soddisfare le loro esigenze che a proteggere i diritti dei cittadini.
In questo contesto, è chiaro che le misure di Wissing riflettono una strategia geostrategica più ampia, influenzata dalle politiche statunitensi. La National Security Commission on AI ha già avvertito che la Cina potrebbe superare gli Stati Uniti in termini di tecnologia digitale e intelligenza artificiale, e le autorità americane stanno esaminando come prevenire questo scenario.
Una Strategia Preoccupante per il Futuro
La strategia di Wissing corrisponde perfettamente a quella proposta dalle commissioni statunitensi: meno protezione dei dati, più dati alle aziende, e abolizione delle alternative analogiche per i cittadini. Questo non solo danneggia la privacy degli individui, ma mette anche a rischio la sovranità digitale europea.
Conclusione
Per motivi comprensibili, ma poco soddisfacenti, la maggior parte delle persone non prende sul serio il tema della coercizione digitale, in particolare i giovani, più abituati alla tecnologia. La comodità rappresenta un’esca molto efficace: non si vuole rinunciare ai vantaggi che essa offre e non si dovrebbe nemmeno essere costretti a farlo.
Il vero problema, però, è che le alternative non digitali, che potrebbero preservare la privacy, vengono intenzionalmente eliminate. Questo costringe tutti a fornire i propri dati alle aziende e ai governi. Tali dati possono includere informazioni estremamente sensibili, la cui divulgazione potrebbe danneggiare anche i nostri figli e nipoti, come nel caso delle informazioni genetiche. Questo dovrebbe preoccupare anche coloro che si illudono di non avere nulla da nascondere.
Quando tutti diventano trasparenti, si trovano a vivere in una società in cui uno stato potenzialmente autoritario può reprimere qualsiasi opposizione. Il risultato è spesso poco favorevole ai cittadini. Inoltre, tutto ciò che non soddisfa i bisogni standard di un “Max” o di un'”Erika Mustermann” in relazione a prodotti o servizi diventa sempre più difficile da ottenere. Digitalizzazione e standardizzazione procedono di pari passo. L’individuo, costretto a comunicare solo con macchine e a compilare moduli online, deve adattarsi a norme preimpostate. Così, viene lentamente modellato per diventare parte di un ingranaggio.