L’Austria fa da apripista: verso il Passaporto Vaccinale Elettronico

Il Parlamento austriaco ha recentemente approvato una riforma della legge sulla telematica sanitaria, introducendo un passaporto vaccinale elettronico obbligatorio. Questa nuova legge spiana la strada verso un sistema di controllo elettronico degli accessi a trasporti, eventi, negozi e abitazioni, seguendo l’esempio della Cina con il semaforo Covid sullo smartphone. Ne scrive Norbert Haering

Cosa Prevede la Nuova Legge

Chiunque sia autorizzato a vaccinare sarà obbligato a registrare tutti i dati rilevanti in un registro elettronico centralizzato delle vaccinazioni. Lo stesso vale per i risultati dei test anticorpali. Dopo un periodo di transizione, la gestione del registro vaccinale sarà affidata al Ministero della Salute, che avrà accesso a dati dettagliati sullo stato vaccinale di ogni cittadino. Anche medici, farmacisti, fornitori di servizi sanitari elettronici, presidenti delle regioni, autorità amministrative distrettuali, enti di assicurazione sociale e il servizio di consulenza sanitaria telefonica avranno accesso ai dati.

fascicolo sanitario elettronico

Sicurezza dei Dati

Il servizio stampa della Direzione del Parlamento assicura che la protezione dei dati è garantita. Tuttavia, non esiste l’opzione di rinunciare al passaporto vaccinale elettronico in generale o per singole registrazioni.

Integrazione con ELGA e ID-Austria

Il passaporto vaccinale elettronico sarà integrato nel Fascicolo Sanitario Elettronico, noto in Austria come ELGA (in Germania ePA), a meno che non si sia rifiutata l’adesione all’ELGA. L’uso di ELGA richiede la partecipazione a ID-Austria tramite uno smartphone. ID-Austria consente l’identificazione per l’accesso ai portali, offre la funzione di carta d’identità elettronica e permette di memorizzare e mostrare documenti come la patente di guida e il passaporto vaccinale elettronico.

Obiettivi del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute intende utilizzare il passaporto vaccinale elettronico per inviare ai cittadini il calendario vaccinale vigente e ricordare loro le vaccinazioni imminenti. Tuttavia, è facile immaginare come questo strumento possa essere utilizzato in caso di una futura pandemia, reale o presunta. Seguendo il modello cinese per il Covid, i mezzi di trasporto, gli organizzatori di eventi, i negozi e le amministrazioni delle abitazioni potrebbero richiedere di mostrare lo stato vaccinale o un test anticorpale negativo sullo smartphone per ottenere l’accesso.

Riflessioni e Implicazioni

Quello che il governo e il Parlamento austriaco stanno facendo è un promemoria dell’importanza di opporsi non solo a leggi con potenziale totalitario, ma anche di resistere all’obbligo diffuso di utilizzo degli smartphone. Lo smartphone, onnipresente e utilizzato come dispositivo di sorveglianza personale, è il varco spalancato per un futuro di controllo elettronico totalitario.