La Germania ha parlato: uno shock elettorale che cambierà tutto?

Le elezioni in Germania hanno dato un verdetto chiaro: il paese è diviso, i partiti tradizionali sono in crisi e la politica tedesca sta per cambiare volto. Friedrich Merz si prepara a diventare Cancelliere, mentre la SPD di Olaf Scholz subisce una sconfitta storica, aprendo le porte a una nuova leadership interna. Ma cosa significa tutto questo per il futuro della Germania e dell’Europa? Ecco un’analisi approfondita di cosa è successo e cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi. Ne scrive Jens Berger sulle Nachdenkseiten.de

friedrich merz
Friedrich Merz (CDU-Parteivorsitzender)

Un risultato deludente per molti

La CDU/CSU di Merz ha vinto, ma non con il margine sperato. Con il 28,5% dei voti, ha ottenuto il secondo peggior risultato della sua storia. Peggio ancora è andata alla SPD, che con il 16,4% tocca il punto più basso mai registrato. Olaf Scholz è già fuori dai giochi e non guiderà neanche le trattative di coalizione. Al suo posto, il nome più gettonato è quello di Boris Pistorius, attuale ministro della Difesa e figura molto più aggressiva sul fronte della politica estera e militare.

Questa svolta segna una trasformazione importante per la SPD, che potrebbe cercare di riorientarsi su posizioni più dure in politica estera e interna, nel tentativo di recuperare consensi. Ma sarà sufficiente per riconquistare la fiducia degli elettori?

ampel koalition

L’affondamento dei Verdi e della FDP

Se c’è un partito che esce con le ossa rotte da queste elezioni, quello è senza dubbio Die Grünen (i Verdi). Con un misero 11,6%, il partito di Robert Habeck è lontano anni luce dai fasti di pochi anni fa. Anche la FDP (Liberali) scompare dal Bundestag, un duro colpo per il partito di Christian Lindner. Questo significa che la prossima coalizione di governo potrà fare a meno di entrambi, con effetti potenzialmente dirompenti.

L’assenza dei Verdi dal governo potrebbe significare un netto cambio di rotta nelle politiche climatiche tedesche. Mentre negli ultimi anni la Germania ha puntato fortemente sulla transizione ecologica, una CDU più orientata verso le esigenze delle imprese e dell’industria potrebbe rallentare o ridimensionare questi progetti.

La sorpresa (relativa) dell’estrema destra e della sinistra radicale

Le vere vincitrici di questa tornata elettorale sono state due forze agli antipodi: l’AfD (Alternativa per la Germania) e la Linke (la Sinistra).

Percentuale di voti ottenuti fra elettori che si definiscono in una cattiva situazione economica
  • AfD: ha ottenuto risultati clamorosi nell’Est del paese, superando il 30% in alcuni Land. Tra gli operai e i disoccupati, la destra radicale ha stravinto, confermando che il malcontento sociale gioca un ruolo fondamentale nelle scelte degli elettori.
  • Linke: il partito di sinistra ha trovato nuova linfa grazie ai giovani. Tra gli under 25, ha raccolto il 25% dei voti, diventando il primo partito per questa fascia d’età. Anche nelle grandi città, Berlino in testa, la Linke ha ottenuto ottimi risultati.
Percentuali di voti ottenuti nelle varie classi di età

Questo significa che la Germania sta vivendo una crescente polarizzazione politica, con una crescente sfiducia nei partiti di centro e un rafforzamento degli estremi. La domanda è: riusciranno queste forze a consolidare il loro successo nelle prossime elezioni?

AfD Programma Elettorale 2025

Il caso BSW: fuori per un soffio

Il Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW) è stato uno dei grandi protagonisti della campagna elettorale, ma alla fine ha mancato l’ingresso nel Bundestag per soli 13.434 voti. Un risultato beffardo per un partito che si era imposto come l’unica voce fortemente contraria alla guerra e all’aumento delle spese militari. La sua assenza potrebbe lasciare un vuoto nell’opposizione che solo l’AfD potrebbe colmare.

Ma cosa ha portato a questo mancato ingresso? Una delle possibili spiegazioni è che le tematiche chiave del BSW, come la pace e la critica all’invio di armi in Ucraina, non abbiano avuto il peso sperato nelle scelte elettorali. I dati mostrano che per la maggioranza degli elettori i temi dominanti sono stati sicurezza interna e immigrazione, due argomenti dove l’AfD ha dominato il dibattito.

BSW

E ora?

Con un governo CDU-SPD all’orizzonte, la Germania si avvia verso una fase di politica più conservatrice e, con ogni probabilità, più interventista sul piano internazionale. La questione ucraina, l’aumento delle spese militari e le politiche migratorie saranno i primi banchi di prova per la nuova maggioranza.

Ma la vera domanda è: quanto durerà questa coalizione? La SPD è debole, la CDU non brilla, e i partiti più radicali (a destra e a sinistra) sono in crescita. Potremmo assistere a un’altra tornata elettorale con scenari ancora più estremi. Il “Brandmauer” (il muro che separa i partiti tradizionali dall’AfD) reggerà fino ad allora?

Una cosa è certa: la politica tedesca non sarà più la stessa. L’incertezza domina lo scenario e ciò che accadrà nei prossimi mesi potrebbe ridisegnare il futuro della Germania in modi imprevedibili. I cittadini sono divisi, le tensioni sociali aumentano e l’equilibrio del potere è più fragile che mai. Resta da vedere chi riuscirà a emergere come il vero leader capace di portare stabilità e risposte concrete ai problemi del paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *