Importazioni di Gas Russo in Europa: cosi’ il Gas Russo continua ad arrivare in Germania

L’argomento delle importazioni di gas russo in Europa è al centro del dibattito politico ed economico, soprattutto a seguito delle tensioni geopolitiche e delle sanzioni imposte alla Russia. Nonostante le restrizioni imposte da diversi Paesi, il gas naturale liquefatto (GNL) russo continua a trovare vie d’accesso al mercato europeo, sebbene in modi meno diretti. Ne scrive Der Spiegel

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La Germania e le Importazioni indirette di gas russo in Europa: Un’Apparente Contraddizione

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha recentemente dichiarato che il GNL russo non può essere consegnato nei porti tedeschi. Tuttavia, non esistono restrizioni a livello europeo per lo sbarco di questo gas in porti di altri Paesi UE.

Questa situazione permette a Paesi come la Francia di diventare hub strategici per il gas russo, utilizzando terminali come quello di Montoir-de-Bretagne, da cui il gas rigassificato viene poi distribuito in tutto il continente.


L’Espediente Sefe: Importazioni di Gas Russo in Europa Attraverso la Francia

Un esempio emblematico è quello di Sefe (ex Gazprom Germania), che ha un contratto attivo con il fornitore russo Yamal Trade. Per rispettare l’accordo, Sefe utilizza i terminali GNL francesi, aggirando così le restrizioni dirette della Germania.

Una volta rigassificato, il gas russo entra nel mercato europeo senza essere facilmente tracciabile, rendendo complicato determinare quanto di questo gas arrivi effettivamente in Germania. Secondo i dati del governo tedesco, circa il 40% delle importazioni di gas non è attribuibile a un’origine specifica, poiché transita attraverso altri Paesi.

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Le Critiche alle Sanzioni: Un Costo Economico ed Ecologico

Le importazioni di gas russo tramite GNL hanno scatenato critiche da parte di alcuni esponenti politici, tra cui Christian Leye del partito BSW, che accusa le sanzioni di essere inefficaci e dannose:

“Invece di importare gas a basso costo tramite pipeline, stiamo optando per un GNL più caro e più dannoso per l’ambiente.”

Questa situazione mette in luce una contraddizione tra le ambizioni ecologiche dell’Europa e le attuali dinamiche di mercato: il GNL è più costoso da trasportare e più inquinante rispetto al gas via pipeline.

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Conclusione: Un Mercato Energetico Europeo Complesso e Difficile da Tracciare

Le importazioni di gas russo in Europa restano una realtà, anche se in forme meno dirette rispetto al passato. La capacità di aggirare le sanzioni attraverso porti di altri Paesi UE evidenzia la complessità del mercato energetico europeo e solleva interrogativi sulla sostenibilità economica e ambientale di queste strategie.

Per il futuro, la sfida sarà garantire trasparenza nelle fonti di approvvigionamento e trovare un equilibrio tra sicurezza energetica, sostenibilità e politica estera.