L’inflazione, un termine che ha dominato i titoli dei giornali e le conversazioni economiche per tutto il 2023, ha continuato a far parlare di sé anche nel 2024. Ma con una differenza cruciale: le previsioni, quelle che dovevano guidare le nostre scelte e le politiche economiche, si sono rivelate clamorosamente errate. In Germania, l’inflazione nel 2024 ha preso una piega inaspettata, lasciando dietro di sé una scia di interrogativi e, soprattutto, di conseguenze concrete. Di Heiner Flassbeck

I Fatti: Numeri alla Mano
Pochi giorni fa, l’Ufficio Federale di Statistica ha rilasciato i dati definitivi: l’inflazione media annuale in Germania per il 2024 si è attestata a un modesto 2,2%. Il tasso armonizzato, quello utilizzato dalla Banca Centrale Europea (BCE), si è fermato al 2,5%. A livello di Eurozona, la stima della BCE di dicembre 2024 parla di un 2,4%.
Un risultato che, a conti fatti, è sorprendentemente vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla BCE. Ma allora, perché tanta preoccupazione? Perché tutte le Cassandre che avevano predetto scenari apocalittici si sono ritrovate con un pugno di mosche in mano?
Inflazione Germania 2019-2024

La Profezia Sbagliata: Chi Ha Sbagliato e di Quanto
La verità è che la maggior parte delle previsioni sull’inflazione in Germania, provenienti da istituzioni apparentemente autorevoli, si sono rivelate drammaticamente pessimistiche. Invece di riconoscere l’errore e analizzarne le cause, una certa parte della stampa, guidata da una vera e propria “inflazionefobia”, si è aggrappata a dati parziali e fuorvianti, come il 2,6% registrato a dicembre, ignorando le precise avvertenze dell’Ufficio di Statistica sulla non comparabilità dei dati a causa di modifiche metodologiche.

Ma chi sono i principali responsabili di queste previsioni errate?
- Deutsche Bundesbank: Nel dicembre 2022, la Bundesbank aveva previsto un’inflazione del 4,1% per il 2024 (tasso armonizzato). Persino per il 2025, la previsione del 2,8% è già stata ampiamente superata nel 2024. Un errore di valutazione colossale. E non è finita qui: anche le previsioni sulla crescita economica (1,7% per il 2024) si sono rivelate eccessivamente ottimistiche, con una crescita reale vicina allo zero.
- BCE: Anche la BCE, nel settembre 2023, prevedeva un’inflazione media del 3,2% per il 2024. Un’altra previsione decisamente fuori strada.

La Fobia dell’Inflazione: Un Costo Salato per l’Economia
Questo eccessivo pessimismo, questa vera e propria fobia dell’inflazione, ha avuto conseguenze molto concrete e negative sull’economia. La politica monetaria restrittiva adottata dalla BCE, con continui aumenti dei tassi di interesse, è stata in gran parte giustificata da queste previsioni catastrofiche. Ma se l’inflazione non era poi così alta come si temeva, allora perché questa stretta monetaria così severa?
La risposta è semplice: questa politica ha frenato bruscamente la crescita economica, generando un clima di incertezza e scoraggiando gli investimenti. Le aziende, di fronte a tassi di interesse elevati, sono meno propense a investire e a creare nuovi posti di lavoro.

I Dati Parlano Chiaro: Nessun Pericolo di Inflazione
Uno degli indicatori più affidabili per l’andamento dell’inflazione, i prezzi alla produzione industriale, sono rimasti sostanzialmente stabili. Se si escludono le fluttuazioni dei prezzi energetici, si osserva una crescita pari a zero. Questo significa che, nonostante gli aumenti salariali, le aziende non sono riuscite ad aumentare i prezzi a causa della forte pressione competitiva.
Un’ulteriore conferma arriva dal calo della produzione industriale e del fatturato in tutta Europa. Questo quadro economico non giustifica affatto una politica monetaria così restrittiva.
Le Conseguenze: Stagnazione e Mancati Investimenti
Con una stagnazione economica generalizzata e un calo degli investimenti, un tasso di interesse superiore al 3% (e ancora più alto per le aziende che si rivolgono alle banche) ha un effetto devastante. Questo porta inevitabilmente a una drastica riduzione degli investimenti, come stiamo osservando. Anche un leggero calo dei tassi previsto per il 2025 non cambierà significativamente la situazione.

Cosa Fare? La Ricetta per la Ripresa
L’unica soluzione per rilanciare l’economia in questa situazione è stimolare la domanda attraverso la spesa pubblica. Solo investimenti statali finanziati con nuovo debito possono generare una vera ripresa. Altre misure, come tagli alla spesa o aumenti delle tasse, avrebbero l’effetto opposto, deprimendo ulteriormente la domanda e i profitti delle aziende.
In Conclusione: Un Monito per il Futuro
La vicenda dell’inflazione in Germania nel 2024 è un monito importante sull’importanza di basare le decisioni economiche su dati concreti e analisi accurate, evitando di farsi guidare da paure irrazionali e previsioni catastrofiche. Le conseguenze di questi errori possono essere molto pesanti per l’economia e per la società nel suo complesso. È fondamentale che le banche centrali e i governi imparino da questi errori per evitare di ripeterli in futuro.