Heiner Flassbeck – Debiti senza senso: come la politica regala voti all’AfD

La nuova coalizione in Germania ha deciso di aprire i rubinetti della spesa pubblica, facendo debito a ritmo sostenuto. Eppure, oltre il 50% dei cittadini era contrario. Non solo: sembra che questa decisione venga portata avanti senza nemmeno il tentativo di spiegare perché. Un suicidio politico che regala consensi all’AfD su un piatto d’argento. Un commento di Heiner Flassbeck

heiner flassbeck

Quando fare debiti diventa un errore

L’argomento classico è: “In tempi di crisi, lo Stato deve fare debiti”. Giusto, ma parziale. In realtà, i debiti sono sempre necessari, perché senza debiti pubblici non possono esistere risparmi privati. È una legge basilare dell’economia. Ma invece di spiegare questa logica semplice, i politici si lanciano in giustificazioni confuse e poco convincenti, lasciando il campo libero a chi urla al tradimento e al collasso finanziario.

Il paradosso? Le stesse forze politiche che prima della campagna elettorale giuravano fedeltà assoluta alla “Schuldenbremse” (freno al debito pubblico) ora spingono per aumentare la spesa. E chi prima era contrario ai debiti (la CDU), ora li accetta con rassegnazione. È comprensibile che i cittadini si sentano presi in giro. Ed è su questo senso di tradimento che l’AfD sta costruendo la sua ascesa.

schuldenbremse

Il grande inganno della “crisi”

Per giustificare questa corsa al debito, il governo parla di “necessità”. Ma di quale necessità stiamo parlando? C’è davvero una crisi economica così grave da richiedere misure straordinarie? Oppure è solo un pretesto per evitare scelte più difficili?

Il tema si lega a doppio filo con la politica internazionale e, in particolare, con il conflitto in Ucraina. Qui si gioca una partita ancora più ambigua. Molti cittadini in Germania, specialmente nell’Est, non credono più alla narrazione ufficiale sul conflitto e vedono le scelte del governo come una cieca adesione alla linea americana.

E proprio dagli Stati Uniti arriva una realtà scomoda: il presidente americano e il suo vice non hanno più la stessa narrativa rigida sulla Russia. Anzi, lo stesso presidente americano ha ammesso che la NATO ha tradito le promesse fatte a Mosca dopo la caduta del Muro di Berlino. Il che porta a una domanda: se anche Washington inizia a cambiare tono, perché l’Europa continua a suonare lo stesso spartito della guerra a oltranza?

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La politica senza logica è un assist al populismo

Il vero problema di tutta questa storia è la totale mancanza di una spiegazione chiara e razionale per le scelte fatte. Non è la decisione in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene imposta senza trasparenza.

Il cittadino medio si sente preso in giro, vede la politica economica come un gioco di potere senza logica e si rifugia nell’opposizione più radicale. In altre parole, chi gestisce oggi il potere sta preparando il terreno perfetto per il successo dell’AfD.

Ma c’è di più: quando la politica diventa un caos di contraddizioni e decisioni arbitrarie, si apre la porta alla sfiducia totale nella democrazia. Se la gente non capisce più perché i governi fanno quello che fanno, allora inizia a pensare che la politica sia solo una questione di forza e manipolazione. E a quel punto, i populisti vincono a mani basse.

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Schuldenbremse: serve trasparenza, non panico

I debiti pubblici non sono il problema. Il problema è la mancanza di una spiegazione onesta e coerente. Se la politica non sa più comunicare le proprie scelte in modo razionale, finirà solo per alimentare la rabbia e la sfiducia. E a quel punto, le vere conseguenze si vedranno alle urne.

Se il governo vuole davvero evitare un’ondata di populismo, la soluzione non è nascondere i problemi o agire di nascosto, ma spiegare, chiarire e – soprattutto – rispettare la volontà degli elettori. Altrimenti, sarà troppo tardi per fermare la prossima grande crisi politica in Germania.

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